La serie dei notturni
è rappresentata da lavori che tendono all'astrattismo,
pur rimanendo ancorati al figurativo.
Prendendo in prestito la tecnica a sgocciolamento dell'artista americano
Jackson Pollock, gli smalti e le vernici vengono sparsi sulla tela
che giace a terra e raccoglie così il colore che piove addosso dalla
mano veloce ma sicura dell'artista.
Ecco allora che sul predominante colore del blu cobalto vanno a
posarsi gocce di vernice, pennellate, macchie e strisce di svariati
colori, sia chiari sia scuri, che - visti con uno sforzo di fantasia
- diventano colline, lune, città palazzi, luci, persone, automobili.
Si tratta infatti di tele autobiografiche, che portano impresse
quei ricordi ormai vaghi e non bene definiti di sovrapposti paesaggi
notturni incontrati dall'artista durante le sue scorribande teatrali
in giro per l'Italia.
E' un viaggio dal sapore un po' magico, quello che sembrano proporre
queste tele, un percorso che però pare anche familiare, in quanto
le immagini impresse somigliano davvero ai ricordi sbiaditi dei
viaggi notturni che ognuno di noi ha vcompiuto almeno una volta.
Paola Galletto
English version
Nocturnes
The nocturnes series, realized in 1999,
is represented by works which tends to abstractism, even if they
stay anchored to the figurative.
Borrowing the action painting tecnique from the American painter
Jackson Pollock, enamel and varnish colors are spilt over the canvases
which lie on the ground and are so ready to receive the color dripping
from the quick and self-confident hand of the author.
In fact, these are auto-biographic canvas, which catch those memories
(almost vague and undefined) of different landscapes met by the
artist during his theater trips all over Italy.
The journey shown by these works is a magic taste trip, which is
familiar too, because the images painted seem really to the faded
memories of night journeys that all of us made at least once in
his life.
Paola Galletto
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